28/01/2010
Ne parlo oggi perché l'ho bevuto in questi giorni, al caldo del mio camino romano. Ma il Pinot bianco dell'azienda familiare "Doro Princic" è un capolavoro. Lo scorso dicembre mi sono addentrato nel Collio friulano che dà le sue migliori uve in assaggio ai devoti del buon vino e mi sono imbattuto in una casa persa in aperta campagna, con un odore di lardo e buon prosciutto che proveniva dalla cucina a vista: era quella di Sandro Princic, titolare della ditta casalinga che tanto casalinga non è visto che ogni anno ottiene sempre premi dalle guide enologiche più prestigiose.
Un'autentica estasi per l'odore, il gusto e la persistenza. Sandro, il padrone di casa, se ne è fatta portare qualche bottiglia e le ha degustate insieme a me e mia moglie, che è di quelle parti e abituata ai gradi alticci. Sentori di fiori di campo, di pesca, secco, audace, delizioso al palato e persistente.
Una delizia gustativa che mette d'accordo lavoro, dedizione, sobrietà, selezione, talento, senza aver bisogno di manager e titolati, nonché blasonati, enologi. E rapporto qualità prezzo da premiare.
E dire che tante volte paghiamo un sacco di soldi per dei vini in enoteca o al ristorante che non valgono la metà di questo. Venite quassù, in Friuli, e non lasciatevi scappare questo "p-assaggio". Ne vale davvero la pena.
29/08/2009
Una sera d'estate, nel profondo Salento. Il paese è a sud di Lecce, si chiama Cavallino. C'è un posto d'altri tempi dove si mangia davvero bene, si chiama "Osteria del pozzo vecchio" e si cena a lume di candela in uno splendido e profumato agrumeto. Dicono che sia uno dei ristoranti migliori della regione. Stavolta le guide hanno visto giusto. Ho speso 20 euro a testa per una cena quasi completa, compreso il vino della casa, due liquori e caffè. Portate teutoniche, sapori della nonna, gusto, semplicità, delicatezza e silenzio. Ma che volete di più?

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